
L’ordinazione sacerdotale di don Anthony Panmei: un dono missionario tra India e Italia
Per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria dell’arcivescovo metropolita di Imphal, Mons. Linus Neli, il confratello don Anthony Panmei venerdì 19 dicembre ha ricevuto il dono dell’ordinazione sacerdotale. Questo è avvenuto nella “cattedrale del suo villaggio”, la sua parrocchia di origine “Catholic Church of St. Peter“, situata tra le montagne del suo stato indiano di Manipur, luogo delle sue origini.
Di fronte a centinaia di persone accorse da varie parti del villaggio e dai villaggi circostanti, si è vissuta la celebrazione in modo molto semplice, familiare, accogliente. La partecipazione attiva del popolo di Dio ha messo in luce la bellezza di una Chiesa viva che, insieme ai tanti sacerdoti presenti, ha pregato accogliendo il dono di un nuovo salesiano sacerdote per la Chiesa, per la Congregazione, per i tanti giovani che questo confratello incontrerà nella sua vita.
La presenza della delegazione ICC e la prima Santa Messa
Tra i concelebranti sacerdoti, c’è stata anche la presenza di cinque confratelli pervenuti dall’Italia, tra cui don Roberto Colameo, ispettore dell’Italia Centrale – ICC (dove attualmente don Anthony presta il suo servizio come confratello missionario) e don Marco Cimini, direttore della casa dove il neo ordinato presta il suo servizio come salesiano sacerdote.
La celebrazione è stata spiritualmente intensa facendo vivere momenti di forte commozione a chi vi ha partecipato. Un segno eloquente che si è vissuto è stata la spoliazione del candidato al sacerdozio dagli abiti tradizionali del suo popolo, per essere così totalmente di Dio. Questo momento di festa e di gioia è continuato il giorno dopo, con la prima S. Messa presieduta da don Anthony sempre lì, al suo villaggio.

Dall’India alla missione a Colle di Val d’Elsa
Don Anthony, proveniente dall’India, ha chiesto, vari anni fa, di essere missionario: richiesta accolta che l’ha portato ad incardinarsi nell’ispettoria dell’Italia Centrale (ICC). Attualmente è incaricato dell’oratorio a Colle di Val d’Elsa (SI) dove esprime al meglio il suo essere missionario, andando ai crocicchi delle strade ad incontrare i ragazzi che vivono la città non avendo a casa un ambiente che sappia far sperimentare loro il calore della famiglia.

Umiltà, semplicità e dignità: una triade per lo Spirito
Umiltà, semplicità e dignità può essere una triade di parole che rappresenti il vissuto dell’ordinazione sacerdotale, momento carico di Dio.
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Umiltà: tutto è stato preparato perché ciascuno che vivesse quel momento potesse sentirsi coinvolto.
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Semplicità: il modo di organizzare e celebrare è stato pensato senza formalità ma con tanta cura.
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Dignità: se anche immersi in un evidente stato di povertà, il modo di sistemare l’ambiente, l’attenzione agli invitati, la cura del proprio vestire hanno messo in evidenza la sacralità della vita.
Ed è proprio in questa triade che ci si è resi conto di come lo Spirito Santo si è fatto presente, senza bisogno di eccessivi formalismi, ma in una relazione profondamente umana. Continuiamo a pregare per don Anthony perché possa seguire la via del Buon Pastore, capace di stare in mezzo al suo gregge accompagnandolo sulla via della santità.


