
Il 28 maggio 2025, la Chiesa di San Prospero a Perugia ha ospitato un evento straordinario: il concerto “Musiche Celesti”, organizzato dall’Istituto Salesiano “Don Bosco” in collaborazione con il Conservatorio “Francesco Morlacchi”. Diretto dal M° Luigi Ciuffa, il concerto ha visto protagonisti gli studenti del Dipartimento di Musica Antica, che hanno eseguito brani di compositori come Johann Sebastian Bach, Claude Gervaise, Domenico Scarlatti e Pierre Phalèse.
Un luogo ricco di storia e arte
La Chiesa di San Prospero, situata all’interno dell’Istituto Salesiano di Perugia, è un autentico scrigno di storia e arte. Le sue origini risalgono all’VIII-IX secolo, come testimonia il ciborio longobardo sovrastante l’altare. Al suo interno si trovano gli affreschi più antichi di Perugia, realizzati nel 1225 dal pittore Bonamico. Questi affreschi, recentemente celebrati per gli ottocento anni dalla loro realizzazione, rappresentano un documento di straordinaria importanza per la storia dell’arte. Come sottolineato dalla storica dell’arte Liana Baruffi, questi dipinti offrono uno spaccato unico della pittura medievale perugina.
Un’atmosfera suggestiva
Per l’occasione, un clavicembalo è stato posizionato all’interno della chiesa, avvolto dagli affreschi secolari, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. I musicisti, tra cui solisti e gruppi, hanno eseguito le loro performance in un contesto che fondeva la musica antica con la storia e l’arte del luogo. Il pubblico, numeroso e attento, ha risposto con continui e calorosi applausi, riconoscendo l’elevato livello artistico delle esibizioni.
Un impegno per la valorizzazione culturale
Don Claudio Tuveri, direttore dell’Istituto Salesiano “Don Bosco”, ha espresso il desiderio di far conoscere questo prezioso patrimonio attraverso visite guidate ed eventi culturali. Anche il M° Luigi Ciuffa ha sottolineato l’importanza di esibirsi in un luogo così ricco di storia, evidenziando come la musica antica si sposi perfettamente con l’ambiente suggestivo della chiesa. La presenza di elementi storici, come l’iscrizione etrusca murata nelle pareti, aggiunge ulteriore valore a questo luogo di culto.
Il concerto “Musiche Celesti” non è stato solo un evento musicale, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale. In un’epoca in cui la cultura rischia spesso di essere messa in secondo piano, iniziative come questa dimostrano come la musica, l’arte e la storia possano intrecciarsi per offrire esperienze uniche e significative.
dal contributo di Giovanna Deledda