Published On: 4 Novembre 2025

Anche quest’anno, nella giornata di sabato 25 ottobre, i tre collegi universitari salesiani dell’Italia centrale si sono come da tradizione dati appuntamento per trascorrere insieme alcuni momenti di conoscenza, riflessione e divertimento.

Dopo aver inaugurato questa occasione ormai tre anni fa a Perugia, averla portata poi avanti con un doppio appuntamento a Roma, cogliendo anche l’opportunità di vivere il Giubileo della Speranza, non poteva che essere il turno di Ancona ad accogliere il rinnovato ritrovo.

Così, di buon mattino, ancora un po’ assonnati, pulmini e macchine sono partiti dalla capitale e da Perugia per dirigersi nelle Marche. Arrivati presso la comunità di Ancona, l’accoglienza è di quelle che uno spera sempre di trovare quando arriva in un posto nuovo: cosa può farti sentire più a casa di una buona colazione (ma sì, io la chiamerei così anche se erano le 11.30…) preparata dagli universitari “ospitanti” e di qualche pallone per giocare a calcio e basket? Si prova subito, forse senza troppo successo, a ricordarsi qualche nome… certo non è facile, i nuovi arrivati nei tre collegi sono molti. D’altra parte è anche il bello di vivere qui i propri anni universitari: trovare ogni anno una famiglia sempre uguale ma anche sempre diversa, fatta di compagni di viaggio storici (c’è chi ha partecipato a tutti i ritrovi sin da quello di Perugia) e di nuove conoscenze (c’è anche chi è arrivato nella propria residenza una settimana fa…).

 

Riprendendo il filo della giornata, prima di pranzo don Stefano ha guidato un momento di riflessione e preghiera a partire dalla lettura di un passo del libro di Giona. Anche noi in effetti, riflette don Stefano, possiamo essere tentati di fare come Giona, che di fronte alla chiamata di Dio non si limita a non ascoltare, ma addirittura fugge nella direzione opposta a quella che Dio gli indica. E però, sempre come Giona, possiamo anche noi tornare da Lui, sempre pronto ad accoglierci per guidarci lungo il cammino che prepara a ciascuno di noi.

Dopo il pranzo e la visita agli ambienti dell’Opera, il pomeriggio è stato dedicato alla scoperta di alcuni luoghi della città. Anzitutto la cattedrale, e poi il grandioso monumento ai caduti della Prima guerra mondiale, affacciato sul mare. Qui, a sorpresa, c’è stato anche l’incontro con un altro “monumento” anconetano, se mi è consentito il termine: il campione olimpico Gianmarco Tamberi, colto nel mezzo di un suo allenamento con vista Adriatico, con cui non si poteva non scattare almeno una foto ricordo.

Conclusa la giornata, con un viaggio di ritorno piovoso e certo un po’ stancante, si può iniziare a pensare al ritrovo del prossimo anno, visto che, finite le visite reciproche in tutte e tre le città, si potrà dare spazio alla fantasia e pensare anche a occasioni di incontro diverse… Ma prima ci sarà in programma per i collegi un evento ancora più bello, importante e già atteso: il fine settimana a Torino che tutte le residenze universitarie d’Italia vivranno insieme ad aprile a Torino, nella città in cui don Bosco diede inizio alla sua missione.

Un momento fortemente desiderato e progettato da tempo dai responsabili dei collegi, sempre con l’obiettivo di offrire a chi sceglie di vivere il proprio periodo universitario in un ambiente salesiano non un semplice alloggio, ma un’esperienza di crescita che possa aiutare a trovare la strada giusta da seguire nella propria vita. Quella strada che Dio, proprio come ha fatto con Giona, indica a ognuno di noi.