
Un’esperienza indimenticabile, capace di unire la passione per lo sport con la spiritualità e il valore dell’amicizia: è questo il significato del viaggio compiuto dall’US Sales Volley di Firenze in occasione del Giubileo dello Sport, evento che ha riunito migliaia di sportivi nella suggestiva cornice di Roma.
Non solo una trasferta sportiva, ma un vero e proprio itinerario umano e spirituale, fatto di condivisione, emozioni e scoperta. La giornata di sabato 14 giugno si è aperta a Piazza del Popolo, trasformata per l’occasione in un grande Villaggio dello Sport: uno spazio aperto a tutti, dove i partecipanti hanno potuto cimentarsi in diverse discipline, provare nuove attività e vivere momenti di gioia e confronto, al di là delle differenze di età e livello.
Nel pomeriggio, il momento più significativo: il pellegrinaggio verso la Basilica di San Pietro e il passaggio della Porta Santa. Un gesto simbolico, profondamente sentito, che ha rappresentato un vero cammino interiore per ciascun partecipante.
La domenica ha visto il culmine dell’iniziativa con la celebrazione della Santa Messa all’interno della Basilica Vaticana. Un momento solenne e partecipato, che ha raccolto sportivi di ogni provenienza – dai professionisti agli amatori – uniti da uno stesso spirito. Durante l’omelia, Papa Francesco ha ricordato come lo sport, vissuto in modo autentico, sia un mezzo potente per costruire relazioni vere, superare l’egoismo e riscoprire il valore del dono di sé: «Lo sport – ha detto – ci aiuta a incontrare Dio Trinità, perché ci spinge a muoverci verso l’altro, non solo fisicamente, ma anche interiormente».
Parole forti, che hanno toccato nel profondo i presenti, ribadendo l’importanza di uno sport che vada oltre il risultato, capace di formare, educare e trasmettere valori duraturi. In questo senso, lo sport diventa scuola di vita, strumento di pace e di crescita personale, come già sottolinea San Paolo VI, che definiva lo sport “una condizione fondamentale per una società ordinata, serena e costruttiva”.
Per l’US Sales Volley, questa esperienza ha rappresentato molto più di un evento: è stata una testimonianza concreta di come lo sport possa essere vissuto come strumento di comunione, fede e speranza.
don Francesco De Ruvo
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