Published On: 7 Maggio 2025

Capitolo Generale 29: esperienza di fraternità e di cammino nella condivisione di un carisma per una testimonianza a servizio dei giovani. La condivisione del Vicario del Rettor Maggiore Don Stefano Martoglio.

 

Universalità, diversità di lingue, molteplicità e varietà di contesti e di presenze, risorse e sfide da accogliere e sulle quali promuovere un cammino orientato al futuro: ecco una prima immagine che si può offrire sulla recente esperienza del Capitolo Generale 29. Don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore, con le parole della Buona Notte così introduce la sua presenza e partecipazione all’ Assemblea dei Direttori convocata per i giorni 6-7 maggio a Alghero: assemblea che completa e arricchisce le giornate impegnate per gli Esercizi Spirituali. Non manca il fraterno saluto del Rettor Maggiore Don Fabius Attard che, negli ultimi anni prima della recente elezione, ha fatto parte a pieno titolo della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale.

Don Martoglio coinvolge e si lascia coinvolgere dai presenti per l’intera giornata di martedì 7 maggio, che inizia con la Concelebrazione Eucaristica in memoria di San Domenico Savio. Ai presenti, Direttori e Consiglio ispettoriale, il Vicario del Rettor Maggiore presenta innanzi tutto Dati e statistiche già oggetto di condivisione e di riflessione nel CG29: 450 pagine che con tabelle, grafici, riferimenti all’insieme della Congregazione e alle Ispettorie illustrano la realtà della Congregazione nel cammino prevalentemente degli ultimi dieci anni, ma che per alcuni dati hanno un riferimento anche oltre l’anno 2000.

 

Non solo per le chiare e arricchenti parole di commento, ma anche per le provocazioni sorte ora con specifiche riflessioni, ora con stimolanti interrogativi, Don Martoglio dà luce e dà vita ai numeri: rappresentano una Congregazione viva e anche vivace, universale e internazionale, significativa e incarnata in una molteplicità di contesti geografici e culturali, capace di essere con autenticità e forza spirituale una multinazionale evangelica al servizio dei giovani e dei ceti popolari. Ne sono testimonianza anche le più recenti e nuove Ispettorie, la capacità di essere in molti contesti una presenza carismatica che testimonia e coinvolge per nuove vocazioni, la crescente abilitazione a esprimersi con i laici collaboratori e corresponsabili come porzione del nucleo animatore nelle comunità educative. Non mancano anche le fatiche e le difficoltà, oltre alcune evidenti riduzioni numeriche nel totale della Congregazione (per i decessi, per gli abbandoni, per le riduzioni dei Novizi in alcuni contesti anche continentali).

Il CG29 è stato vissuto dagli oltre 230 Capitolari come una grande esperienza di fraternità e di cattolicità, che nella modalità della conversazione spirituale ha trovato occasione propizia per superare i limiti umani connessi alle provenienze con lingue e culture diverse, alla novità per chi, il quaranta per cento dei presenti, partecipava per la prima volta a una assemblea così numerosa e internazionale, e per la fatica anche per una serie di ritmi durati due mesi, apparentemente eccessivi, ma pur necessari per una serie di contenuti, problematiche, interrogativi che fanno parte di una Assemblea capitolare. Comporre le esigenze e i tempi necessari per lo studio della Relazione del Rettor Maggiore, per le Elezioni, per il confronto e l’elaborazione del tema comune di studio sul quale già la Congregazione si è confrontata nel tempo di preparazione, per la ricerca di convergenza su alcune deliberazioni di natura costituzionale o regolamentare: ecco che anche il menu del CG29 è stato ricco di attenzioni e arricchente per i Salesiani partecipanti.

Certamente, dopo questo primo assaggio reso ancora più interessante dallo stile fraterno e schietto di Don Martoglio, che non ha mancato di esprimersi con sincerità nelle valutazioni e  giustamente anche provocatorio con alcuni interrogativi, ora si è in attesa di quanto potrà essere recepito con la pubblicazione degli Atti e, a modo di compiti a casa, con la programmazione del
Rettor Maggiore per il sessennio ormai già iniziato. La valutazione dell’insieme del CG29 necessita di un approccio individuale per le responsabilità personali a cominciare dalla crescita mai a termine nella conoscenza di Don Bosco e del carisma nel suo nome, e di un approccio, diremmo oggi ancora più sinodale e comunitario, a tutti i livelli di comunità e di Congregazione: la sfida della sintesi tra unità di presenza e di missione e delle diversità personali, e la sfida del rinnovamento, personale e istituzionale, per essere sempre vigilanti e pronti e continuare a testimoniare il carisma ricevuto come dono, sono alcuni degli impegni da affrontare nel futuro che giorno dopo giorno è già presente.

Non mancano le possibili incertezze, forse anche dubbi e perplessità: la crescente capacità di riconoscere esempi di santità, di vita consacrata e di vita laicale, nella Famiglia Salesiana è occasione, ha ricordato il Vicario del Rettor Maggiore nella Buonanotte conclusiva, per riconoscere anche la presenza e la benedizione divina nell’esperienza spirituale nella quale siamo stati chiamati.
Come San Domenico Savio, del quale martedì 6 maggio si è celebrata la Festività liturgica, sono molte e molti coloro ugualmente testimoni di un dono dello Spirito per vivere in fedeltà la propria vocazione cristiana.

don Gian Luigi Pussino