
Un programma triennale a sostegno delle attività di formazione professionale e di rilancio dell’imprenditoria giovanile promosse da Borgo Ragazzi Don Bosco. La nuova iniziativa lanciata il 28 maggio 2025 in occasione dell’inaugurazione della nuova sala collaudo del laboratorio di meccanica del Centro di Formazione Professionale del Borgo, prosegue l’impegno della Fondazione Paolo Bulgari nel campo della rigenerazione educativa a Roma Est, e rinnova la collaborazione con una delle eccellenze educative storiche della Capitale (attiva a Centocelle dal lontano 1948), sviluppata dal 2020 nell’ambito del progetto di innovazione pedagogica Tornasole.
Afferma Paolo Bulgari, fondatore e presidente della Fondazione:
In tutta Europa la formazione professionale è considerata una delle strategie fondamentali per contrastare quel vero e proprio flagello che va sotto il nome di dispersione scolastica. Eppure, nel sistema formativo italiano, i percorsi legati al fare, alla laboratorialità, al lavoro pratico, sono screditati, un paradosso per un paese conosciuto in tutto il mondo per la sua tradizione artigiana secolare fatta di maestria, impegno, passione, abilità nel creare qualità e bellezza con l’uso sapiente delle mani. Il programma triennale che lanciamo oggi a sostegno di un’eccellenza del settore come Borgo Ragazzi Don Bosco, vuole fornire un contributo al rilancio della cultura della formazione professionale e dell’imprenditoria giovanile in alcuni dei quartieri più negletti della Capitale, in coerenza con il percorso di rigenerazione educativa avviato sei anni fa dalla Fondazione.
Il programma di azione si sviluppa su tre principali linee di intervento, la prima delle quali è oggetto di questa giornata di festa inaugurale:
- Il potenziamento del Centro di Formazione Professionale di Borgo Don Bosco che, con i suoi 320 studenti l’anno, è un punto di riferimento per le aziende del territorio. L’intervento promosso dalla Fondazione prevede in particolare l’ammodernamento dell’officina di meccanica di precisione – l’unica sopravvissuta nella Capitale insieme a quella del CFP Teresa Gerini, con una ricaduta occupazionale prossima al 100% – con l’adeguamento strutturale degli spazi (due capannoni rispettivamente di 408 mq e di 115 mq) e dell’impianto di alimentazione energetica, oltre che con l’acquisto di nuovi macchinari: una sala collaudo, un tornio automatico, 8 nuovi torni tradizionali, una fresatrice. L’adeguamento delle tecnologie permette la rispondenza del laboratorio alle esigenze di digitalizzazione delle odierne lavorazioni specializzate, che era resa difficoltosa dall’obsolescenza di macchinari fermi in gran parte agli anni Settanta, e la rinnovata efficacia della formazione nel campo della meccanica industriale.
- Un contributo significativo all’attuazione dei corsi brevi per ragazzi e ragazze in condizioni di particolare vulnerabilità (dispersione scolastica, Neet, famiglie fragili, ragazzi nel circuito penale, eccetera), in settori quali piccola ristorazione/bar; parrucchiere/estetica etc.
- L’avvio di una ‘fase pilota’ per la valorizzazione delle competenze professionali acquisite e il sostegno a percorsi di autonomia imprenditoriale. A seconda cioè del ramo formativo di provenienza il Borgo offrirà nei casi ritenuti potenzialmente più validi e sostenibili dei veri e propri percorsi di sviluppo imprenditoriale, con il sostegno nella scelta degli strumenti più adeguati a percorrere la strada dell’autoimprenditorialità.
fonte: fondazionepaolobulgari.org