Published On: 22 Dicembre 2025

La Legge di Bilancio 2026 segna un punto di svolta per il sistema scolastico italiano. Attraverso misure concrete, come il buono scuola e il chiarimento definitivo sul regime di esenzione IMU per le scuole paritarie, si delinea finalmente un orizzonte di reale pluralismo educativo: un “segnale storico” che giunge proprio a venticinque anni dalla Legge sulla Parità (62/2000).

Un sostegno concreto alle famiglie: arriva il Voucher Scuola

Una delle novità più significative per i genitori è l’introduzione di un contributo economico mirato ad abbattere le barriere che limitano la scelta dell’offerta formativa. Secondo quanto riportato dal Sole24h, l’emendamento prevede un voucher fino a 1.500 euro annui per studente per le famiglie con ISEE non superiore ai 30.000 euro. La misura è rivolta ai giovani iscritti alle scuole secondarie di I grado e al primo biennio delle scuole secondarie di II grado (coprendo così l’intero arco dell’obbligo scolastico).

Fine delle incertezze: l’esenzione IMU

Accanto al sostegno diretto alle famiglie, il Governo ha affrontato una questione definita “annosa” e fonte di innumerevoli contenziosi: il regime fiscale degli istituti. Un Comunicato Stampa di AGIDAE ha accolto con profonda soddisfazione l’approvazione dell’articolo 134-bis, che stabilisce un’interpretazione autentica delle norme vigenti.

Viene chiarito che le scuole paritarie godono del pieno accesso all’esenzione IMU se la retta media percepita è inferiore al “Costo Medio per Studente” (CMS) definito annualmente dal Ministero. Il Presidente di AGIDAE, Padre Francesco Ciccimarra, ha dichiarato che con questa norma “si rimargina una ferita profonda”, restituendo giustizia a un diritto costituzionale troppo a lungo disatteso e ponendo fine a incertezze interpretative che negli anni hanno messo a rischio la sopravvivenza di molti istituti.

Non privilegi, ma giustizia e capitale sociale

Come evidenziato dall’articolo disponibile su Salesiani Italia, questi elementi non rappresentano una richiesta di privilegi, ma di equità: scegliere una scuola di ispirazione cristiana non significa solo esercitare una libertà, ma contribuire alla creazione di un forte “capitale sociale”.

Questa misura è un passo concreto che aiuta a garantire che le scuole salesiane, che per carisma sono rivolte ai giovani, specialmente i più poveri e abbandonati, possano mantenere la loro vocazione originaria di “scuole per tutti”, abbattendo le barriere economiche e garantendo pari dignità a ogni percorso educativo.