
don Elio Torrigiani
* | + Roma, 11/09/2025
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Con profondo dolore, la Famiglia Salesiana annuncia la scomparsa di Don Elio Torrigiani, avvenuta a Roma l’11 settembre 2025 all’età di 92 anni. Nato il 4 novembre 1932, don Torrigiani ha accolto sin da giovane il carisma di Don Bosco, dedicando 77 anni di vita religiosa e 67 di vita sacerdotale all’educazione dei giovani e alla guida delle comunità salesiane. Ha servito la Congregazione Salesiana con dedizione straordinaria in molti modi e incarichi, venendo ricordato in particolare per il suo servizio come Superiore dell’Ispettoria Italia Ligure-Toscana (1978-1984) Direttore della comunità salesiana in Vaticano (1991-2009). I suoi funerali si svolgeranno sabato 13 settembre alle ore 11:00 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice in Via Tuscolana a Roma.
Don Torrigiani era nato il 4 novembre 1932 a Montecatini Terme, in Toscana, e divenne salesiano giovanissimo, nel 1948, all’età di 16 anni, venendo poi consacrato sacerdote a Torino il 1° luglio 1958, a neanche 26 anni.
“Don Elio era un vero esempio di gentilezza e cortesia. Sempre dolce nei modi, attento alle parole e rispettoso delle sensibilità altrui, non ha mai offeso nessuno. La sua delicatezza d’animo e il suo stile di vita riflettevano un’autentica nobiltà interiore, che lo rendevano amato e stimato da tutti. Anche nei momenti più difficili nei suoi ultimi giorni, ha vissuto tutto con serenità e grande fede” lo ha ricordato il confratello don Giorgio Rossi.
La vita di don Torrigiani si è intrecciata con tappe importanti della storia salesiana, soprattutto nel Centro Nord dell’Italia, ricevendo quasi sempre l’incarico dell’animazione e del governo delle comunità in cui risiedeva: Vallecrosia (1966-70), Firenze (1970-72 e 1975-78), Alassio (1972-75), Roma-San Tarcisio (1984-86) e Roma-San Callisto (2009-14) sono state tutte comunità in cui ha servito con competenza e dedizione come Direttore.
“La sua dedizione pastorale era straordinaria – ha aggiunto da parte sua don Javier Ortiz, Parroco della basilica salesiana del Sacro Cuore a Roma, dove don Torrigiani ha servito negli ultimi anni della sua vita –. Don Elio era un confessore eccezionale, capace di accogliere con grande empatia e di offrire conforto spirituale a chi si rivolgeva a lui. Molti raccontano di essersi sentiti sollevati e consolati dopo aver parlato con lui, trovando in lui una guida che trasmetteva pace e speranza”.
Ruoli e servizi
Tra gli incarichi più significativi da lui ricoperti, si ricordano, in particolare, il suo servizio lungimirante e attento da Superiore dell’Ispettoria Ligure-Toscana (1978-1984), promuovendo la formazione giovanile e rafforzando lo spirito salesiano tra confratelli e laici; e quello di Direttore della Comunità Salesiana in Vaticano (1991-2009), che lo portò ad essere una presenza salesiana di riferimento all’interno dell’intera Città del Vaticano, offrendo una testimonianza di dedizione, dialogo fraterno e servizio umile alla Chiesa universale.
Spiritualità ed eredità
Noto per la sua semplicità e capacità d’ascolto, don Torrigiani si è contraddistinto per:
- una fede appassionata e una vivace devozione a Don Bosco, in grado di donargli uno sguardo sempre attento ai giovani e ai suoi confratelli;
- una non comune capacità di dialogo, sia in ambienti ecclesiali autorevoli come la Santa Sede, sia tra i collaboratori laici e religiosi nelle opere educative;
- il servizio discreto, ma efficace, la fedeltà radicale alla vocazione salesiana e la testimonianza evangelica praticata nelle piccole cose quotidiane.
“Don Elio incarnava la figura del padre amorevole e premuroso. La sua capacità di comprendere le persone, di consigliare con sapienza e di essere presente nei momenti di bisogno lo rendevano un punto di riferimento per tutti. La sua paternità spirituale era una fonte di ispirazione e sicurezza per chiunque lo incontrasse” ha aggiunto ancora il salesiano coadiutore sig. Cosimo Cossu.
Una memoria che rimane viva
“Era una persona di intelligenza straordinaria e di grande saggezza e possedeva una capacità rara di vedere oltre le apparenze, di discernere con lucidità e di offrire consigli ponderati e illuminanti. La sua saggezza era un dono prezioso, che metteva sempre al servizio degli altri con umiltà e generosità” ha concluso, infine, don Giuseppe Costa.
Don Torrigiani sarà ricordato per la profonda spiritualità, l’accoglienza cordiale, la pacatezza, il senso dell’umorismo, l’ospitalità e la capacità di incoraggiare chiunque avvicinasse. Anche negli ultimi anni continuava a partecipare con vivacità alla vita salesiana, celebrando anniversari e prendendo parte con entusiasmo agli incontri comunitari.
Don Torrigiani è stato un testimone autentico dello spirito di Don Bosco nei tempi moderni. La sua testimonianza rimane impressa nella memoria di quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo.
La Famiglia Salesiana lo ricorda con gratitudine e riconoscenza, affidando la sua anima alla misericordia di Dio e chiedendo ai fedeli di accompagnarlo con la preghiera. La comunità ringrazia quanti si uniranno nel ricordo e nella celebrazione della sua vita consacrata e del suo generoso servizio.
Fonte: infoans.org
Biografia
Nato il 4 novembre 1932, don Torrigiani ha accolto sin da giovane il carisma di Don Bosco, dedicando 77 anni di vita religiosa e 67 di vita sacerdotale all’educazione dei giovani e alla guida delle comunità salesiane. Ha servito la Congregazione Salesiana con dedizione straordinaria in molti modi e incarichi, venendo ricordato in particolare per il suo servizio come Superiore dell’Ispettoria Italia Ligure-Toscana (1978-1984) Direttore della comunità salesiana in Vaticano (1991-2009), e nelle comunità di Vallecrosia (1966-70), Firenze (1970-72 e 1975-78), Alassio (1972-75), Roma-San Tarcisio (1984-86) e Roma-San Callisto (2009-14) in cui ha servito con competenza e dedizione come Direttore.