Published On: 15 Luglio 2025

Un nuovo brano del salesiano cantautore don Carlo Russo, della comunità di Roma Don Bosco, esce oggi in anteprima sul nostro canale youtube. Babbo, portami a casa è una canzone che si aggiunge alle tante composte in tanti anni da don Carlo, testi che si ispirano alla Parola di Dio, alla meditazione, alla riflessione sulla realtà giovanile, come sulla profondità del cuore umano e dei vissuti personali dell’autore, come dei tanti giovani incontrati nelle varie case salesiane in cui l’autore è stato inviato dall’obbedienza, che da settembre lo vedrà incaricato dell’oratorio di Macerata.

Lo abbiamo raggiunto con alcune domande.

Ciao, don Carlo, salesiano cantautore o cantautore salesiano? Come ti definiresti?
Direi che storicamente nasce prima il Carlo cantautore e poi il salesiano; teologicamente azzarderei l’ipotesi che il cantautore e il salesiano siano stati pensati assieme.

Come nasce una canzone dalla chitarra di don Carlo? E com’è nata questa?
Io compongo sempre prima la musica, poi ci canto su un’idea e infine nasce la canzone. ‘Babbo portami a casa’ è nata immaginando un dialogo con mio padre salito al Cielo nel 2004. Però c’è un punto nella canzone in cui il mio Babbo è Dio.

A chi è destinata? C’è un “pubblico” che hai in mente quando componi?
La dedico a chi è padre, a chi cerca di esserlo anche con fatica, a chi non lo è stato, a chi lo sarà. Quando compongo in realtà non penso al pubblico. Quando però canto una canzone davanti alla gente mi accorgo che il pubblico fa la differenza.

Il risultato finale è molto bello e curato. C’è qualcuno che collabora con te per gli arrangiamenti, il video, la registrazione?
L’arrangiatore, Stefano Tappari, arrangia le mie canzoni dal 1999. Questa l’ho cantata sul suo arrangiamento in uno studio di Roma, poi gliel’ho inviata completandone l’opera. Mi ha fatto piacere che anche il figlio Francesco abbia suonato la chitarra nella canzone.

Negli anni hai composto tanti brani di vario tipo. Ce ne citi qualcuno e ci racconti qualcosa di quello a cui sei più legato?
“Avrò cura di te” è un brano a cui sono legato perché è dedicato a ragazzi in quel tempo un po’ difficili, ormai grandi e spero con una bella vita. “Sulle ali del vento” e “Amici nel tempo” sono legate a due tra le esperienze più belle della mia vita salesiana. “Fratello mio” è dedicata al mio fratello maggiore e “Quando i nostri pensieri” alla mia mamma. “Caro amico interista” al mio caro amico mancino perfetto.