
07 luglio 2025 – Proprio alla vigilia della data in cui i Salesiani consegnarono le loro opere alla diocesi e lasciarono Isernia l’8 luglio 1969, 56 anni fa, in preparazione all’imminente arrivo dei Salesiani nel mese di settembre a Venafro (IS), i tre nuovi fondatori della presenza, don Salvatore Policino (incaricato della comunità e parroco), don Giovanni Molinari e don Carlo Pepe, accompagnati dall’ispettore, don Roberto Colameo, sono stati accolti da mons. Camillo Cibotti, vescovo della diocesi di Isernia-Venafro e vescovo di Trivento, e da don Rocco Iannacone, Vicario Generale e Parroco uscente della Parrocchia dei Santi Martino e Nicola.
Don Bosco riaccoglie i suoi salesiani
I due obiettivi principali di questa visita sono stati la presentazione dei confratelli che avranno il compito di costruire le basi delle missioni salesiane e la conoscenza dell’attuale situazione pastorale della comunità parrocchiale. Don Rocco, parroco per 40 anni, ha presentato la struttura della chiesa e ne ha raccontato il significato catechetico e liturgico delle espressioni artistiche e architettoniche dell’aula liturgica. Ha fatto vedere i diversi saloni della parrocchia dove si svolgono le varie attività pastorali, dal catechismo a tutta le attività di promozione sociale a beneficio dello sviluppo integrale di ogni persona. Ha mostrato anche l’area circostante dove si svolgono diverse attività sportive e ricreative.
Entrando in sacrestia, una piacevole sorpresa è stata quella trovare l’immagine di Don Bosco. Don Rocco ha spiegato che era sempre lì anche prima che ricevessero la notizia dell’arrivo dei salesiani perché ha sempre considerato Don Bosco come uno dei suoi patroni in quanto in passato, da giovane prete, venne assegnato ad una parrocchia diocesana dedicata a San Giovanni Bosco a Roccapipirozzi – Sesto Campano. Dopo la visita alla chiesa ci si è spostati nella canonica che sarà la casa della comunità salesiana.
Si è svolto un momento di fraterno scambio sulla situazione pastorale e sul futuro impegno dei salesiani. Come indicato nella lettera dell’ispettore ai confratelli: «i Salesiani saranno impegnati nella scuola come docenti di IRC e a servizio della parrocchia con il costituendo Oratorio. Nello stesso tempo, così come indicato dalle Lettere del Vescovo, impegnati nella pastorale dei ROM e nella PG della stessa Città e Diocesi nei modi più consoni e comunionali».
Al pranzo, offerto dal Vescovo, si è unito il Direttore dell’Ufficio Amministrativo – Economato della Diocesi, don Girolamo Dello Iacono. Con grande stima reciproca, la Diocesi e i Salesiani sono ora pronti a muovere i primi passi verso la realizzazione di un Progetto Educativo-Pastorale Salesiano per i prossimi anni.
In attesa dell’arrivo dei Salesiani nella «Patagonia» d’Italia
L’articolo 40 delle Costituzioni Salesiane indica i quattro elementi del criterio oratoriano, tipici di ogni presenza salesiana: casa che accoglie, chiesa che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi tra amici. Questi quattro aspetti sono già in qualche modo presenti a Venafro, quello che arriverà è la presenza dei Salesiani, con l’Oratorio vivo, segno visibile e tangibile del carisma salesiano e dell’amore di Dio per i giovani soprattutto i più poveri.
Un altro segno della Provvidenza è il fatto che quest’anno, nel 150° anniversario delle Prime Missioni Salesiane (1875-2025), una delle feste patronali della parrocchia, San Martino, sarà celebrata l’11 novembre. Sotto la materna protezione di Maria Ausiliatrice e l’intercessione del beato Alberto Marvelli, patrono della nuova presenza, i fedeli, le famiglie e i giovani di Venafro sono pieni di speranza per una nuova alba della presenza salesiana in Molise, la «Patagonia» d’Italia, l’ultima delle regioni italiane ad accogliere i Salesiani.
don Oliver