Published On: 13 Giugno 2025

Un teatro gremito, occhi lucidi di emozione e cuori colmi di stupore: è così che l’oratorio salesiano di Latina ha vissuto la magia del musical “Don Bosco, un operaio di Dio”. Non solo uno spettacolo, ma un’esperienza trasformativa, un percorso condiviso che ha unito giovani e adulti nel segno della passione, della fede e della bellezza.

Nato con l’intento di raccontare la vita del Santo dei giovani, il progetto si è presto trasformato in qualcosa di più profondo: un cammino comunitario, artistico e spirituale. Sul palco, attori, attrici, ballerine e cantanti hanno saputo dare corpo e voce a una narrazione potente, fatta di emozioni autentiche e talento. Ma ciò che il pubblico ha visto era solo la punta dell’iceberg. Dietro le quinte, infatti, si muoveva un mondo intero: tecnici, scenografi, costumisti, truccatori, operatori audio, cori registrati, regia e coordinamento. Un grande lavoro di squadra che ha reso possibile uno spettacolo all’altezza delle più grandi produzioni teatrali, ma che soprattutto ha dato vita a una famiglia, unita dal desiderio comune di comunicare qualcosa di vero e profondo.

Lo conferma don Matteo Sassano, incaricato dell’oratorio, che ha scelto di vivere lo spettacolo come semplice spettatore:

Sono rimasto davvero colpito. È stata un’esperienza meravigliosa assistere a questo musical. Ho voluto non partecipare alle prove per potermi lasciar sorprendere, e così è stato. Ho percepito due aspetti straordinari: da una parte la professionalità e la passione di tutto lo staff, dall’altra il senso fortissimo di comunità che ha permeato ogni momento. È stato come respirare l’essenza del carisma salesiano.

E proprio questa è forse la più grande vittoria dello spettacolo: aver saputo incarnare, nella preparazione e nella rappresentazione, il cuore vivo del messaggio di Don Bosco. Non solo una biografia messa in scena, ma una vera esperienza educativa, una “casa che accoglie” – come lui stesso avrebbe voluto – dove ciascuno ha potuto donare qualcosa di sé, crescere e far crescere. Ogni prova, ogni errore superato insieme, ogni applauso finale è stato parte di un racconto più grande: quello di un oratorio vivo, creativo, capace di trasformare la passione in bellezza e la collaborazione in fraternità.

Il ringraziamento va agli artisti sul palco, al team tecnico e creativo, a chi ha cantato, danzato, costruito e coordinato. E anche a chi, semplicemente, ha creduto che si potesse fare qualcosa di bello insieme. Perché, in fondo, il musical “Don Bosco, un operaio di Dio” non è stato solo uno spettacolo: è stato un dono.

dal sito dei Salesiani di Latina