Come ogni mattina si inizia con le lodi nel meraviglioso coro della chiesa
del XII sec., per poi passare alla colazione (che mette sempre tutti
d’accordo!).
Il tema di oggi è la vita di coppia. Ci lasciamo introdurre nella storia di Sara e Tobia, due giovani inconsapevoli della bellezza che il Signore ha pensato per il loro futuro. Il loro primo insegnamento ci arriva proprio dalla capacità che hanno di sostituire alla paura del futuro (in cui ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi) un coraggio forte, che nasce dalla Fede, ma che sente la necessità di essere sostenuto da quel pizzico di follia indispensabile che dobbiamo mettere in ogni scelta a cui ci chiama il Signore.
Così Tobia intraprende il suo
viaggio verso una terra sconosciuta guidato da un uomo, che non conosce fino in
fondo ma di cui ha fiducia, grazie al quale si innamorerà di Sara ancor prima
di averla vista. Sara è la promessa sposa di Tobia da sempre, ma è impaurita
dalle nozze con lui a causa dello scoraggiamento (ma non disperazione!)
provocato dalla sorte dei suoi sette mariti precedenti. È proprio grazie alla
guida che ha accompagnato Tobia lungo il suo viaggio (e alla fiducia di Tobia,
che ha seguito i suoi consigli anche quando gli sembravano incomprensibili) che
i due, attraverso il matrimonio, potranno finalmente abbandonare il proprio
ruolo di figli per divenire quei genitori fecondi che Dio vuole siano.
Al termine della stupenda lectio c’è tempo per il deserto e la
riflessione, circondati dalla meravigliosa vallata ed il solo rumore della
natura come colonna sonora. Sono proprio questi i momenti in cui il Signore,
attraverso la Sua Parola, parla in maniera speciale al cuore di ciascuno, e noi
siamo chiamati a qualcosa di apparentemente semplice, ma per la nostra vita
troppo complicato: l’ascolto.
È il momento delle testimonianze e sono arrivati Marco e Ornella,
sposi da poco più di due anni, seguiti dal frutto (e che frutto!) del loro
amore, Daniele, e Francesco e Alice, marito e moglie da appena due mesi. Dalle voci
traspare un’emozione contagiosa, forse dovuta alla gioia di quel “guardarsi
indietro” necessario per vedere la strada fatta insieme, che rende la loro
storia vera testimonianza dell’Amore
di Dio.
Ci manifestano – e non solo
raccontano – la bellezza del vivere un fidanzamento prima, e un matrimonio poi,
seguendo l’insegnamento di Cristo, della sua Sposa, la Chiesa e del loro Amore,
che è dono completo.
In una società, come quella in
cui siamo immersi, in cui parole come “castità”, “purezza”, “preghiera”, “guida
spirituale” sembrano essere continue privazioni di una libertà malespressa, queste due coppie ce le donano come
fondamentali elementi di un’autentica gioia su cui basare una relazione. E
così, immediatamente, quelli che vengono espressi da tutti come “divieti”, per
una coppia fondata sull’amore di Cristo diventano indicazioni per la felicità autentica; ciò che è “rinuncia” diventa
dono e grazia. È impossibile tradurre completamente in parole scritte
quello che le nostre orecchie hanno potuto ascoltare, i nostri occhi vedere ed
il nostro cuore provare. Abbiamo davvero da loro ricevuto in dono la bellezza
del Signore.
Nel pomeriggio, dopo un pranzo all’insegna di una amatriciana che
riesce a farci assaporare un angolino di Paradiso, è il momento del laboratorio
tematico tenuto da un’altra coppia: Fabio e Brunella, sposi da 23 anni, a cui
il Signore ha donato tre meravigliosi figli, e cuochi sopraffini del Campo
Biblico (ruolo che permette loro di partire già con tanti punti a favore!!).
Con il loro modo di essere e di amarsi sfatano subito il primo mito: la gioia
del matrimonio non è riservata agli sposi novelli, il tempo può solo aggiungere bellezza al matrimonio.
Ci hanno parlato del loro fidanzamento di dieci anni come un tempo di
grazia, in cui conoscersi camminando verso la propria vocazione, e del loro
matrimonio come un meraviglioso viaggio mano nella mano con il Signore, àncora
di salvezza nelle difficoltà della vita. Hanno testimoniato come, in effetti, una
vita insieme, il “per sempre”, non siano una via comoda circondata da
un’atmosfera fiabesca, ma di certo, se si è chiamati (e disposti a rispondere)
a questo, è qualcosa che vale la pena vivere.
La testimonianza di Fabio e
Brunella si fa viva anche nell’accogliere pazientemente la miriade di domande
che si sollevano, mettendosi in gioco ed offrendoci quanto di più prezioso
hanno: se stessi, la propria storia. Di questo e del loro essere strumento di
Dio al servizio degli altri, non potremo che essere per sempre grati al
Signore.
A conclusione della giornata,
dopo una bella pizzata insieme, si va tutti ad Assisi per visitare
l’incantevole città di San Francesco di notte e pregare insieme davanti alla
meravigliosa chiesa di Santa Chiara, con un tetto di stelle ad illuminare i
nostri sogni, le nostre speranze e i nostri ringraziamenti.
Se vi state ancora domandando,
dopo queste poche righe, se valga la pena vivere un’esperienza del genere, non
state a pensarci troppo: ne vale la pena! Ma davvero tanto! Non abbiate paura: il regalo ricevuto supera le aspettative in una
misura che non potete neanche immaginare.