Le risposte possono essere diverse. Sicuramente anche per
una giusta pausa dopo una settimana intensa e piena di attività e di incontri
con i ragazzi, nella scuola come all’oratorio. Ma scelgo la risposta che mi
sembra più pertinente: essere in missione significa entrare in tutto, sempre in
punta dei piedi, nella cultura e nella tradizione del popolo presente. E quando
il popolo in questione è quello egiziano, all’improvviso si apre una grande
parentesi della storia dell’umanità di più di 5000 anni. Visitare le Piramidi e
la Sfinge significa entrare in contatto con la sacralità di questo popolo, con
una cultura da sempre orientata alla divinità, sempre in ricerca della salvezza
eterna. Vedere queste testimonianze sacrali mi hanno fatto pensare a come l’uomo
ha sempre avuto il desiderio di Dio, anche se spesso le espressioni possono
essere diverse e conformi alle culture e al tempo.
Eppure loro, le Piramidi, sono lì, adagiate sul deserto
arido, lambite da una urbanizzazione senza regole, che ha permesso a diverse
famiglie di Giza di avere la camera da letto vista Sfinge! Ma anche questo è l’Egitto.
Calpestando quel deserto, salendo un po’ sulla Piramide di Cheope, sfiorando la
Sfinge le emozioni sono state tante per tutti i ragazzi del gruppo. Il caldo
pressante non ha impedito di cogliere ogni piccolo aspetto della visita. Anche
i cammelli che numerosi passavano davanti a noi, le carrette trasportate da
uomini con delle vesti lunghe e grigie per vendere qualche ricordino, uomini a
cavallo che si inoltravano a tutta corsa nel deserto, tutto questo ha permesso
a noi visitatori di gustare e ammirare la cultura di questo popolo.
Quindi anche le Piramidi sanno di missione! Sì, perché le
scene di vita quotidiana, ciò che vediamo quando andiamo per le strade di
questa città, non sono più quelle di un tempo quando questo popolo progrediva
nelle scienze e nelle invenzioni, quando viveva con la consapevolezza del sacro
intorno. Ciò che vediamo ogni giorno non è l`epoca dei Faraoni. No! È l’Egitto
di oggi, è Il Cairo di oggi, con tutte le sfaccettature di questa cultura.
Anche le Piramidi sanno di missione. Da domani rivedremo i volti dei ragazzi, pieni
di sogni, di desideri, di un futuro diverso, di sorrisi carichi di significati
(sì, perché esistono anche sorrisi che non ti dicono nulla!). Domani rivedremo
questi volti e, pensando alle Piramidi, diremo: siete stati un grande popolo,
sognate di esserlo ancora!