LO SGUARDO APERTO - Segni di misericordia nel cinema, nel teatro, nella cultura
L’ ACEC per il GIUBILEO dal 15 febbraio al 30 novembre 2016
Rassegna che coinvolge anche alcune Sale della Circoscrizione: Genova, La Spezia, Roma.
(Comunicato stampa) Un Giubileo
diffuso con il sapore del cinema e del teatro per comunicare a tutti la
misericordia e per ritrovarne la grazia in tutte le vicende umane. E’ lo
spirito che abita l’iniziativa LO
SGUARDO APERTO attivata in tutto il territorio nazionale attraverso le
Sale della Comunità.
In occasione del “Giubileo della Misericordia” indetto
da Papa Francesco, l'ACEC, in collaborazione con la Fondazione Comunicazione e
Cultura della CEI e l’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali, promuove
il progetto LO SGUARDO APERTO - Segni
di misericordia nel cinema, nel teatro, nella cultura all’interno di 50 Sale della Comunità e 10 Circoli del cinema. Rassegne
cinematografiche, appuntamenti teatrali vincitori del bando I Teatri del Sacro
e tavole rotonde per raccontare l’amore illimitato di Dio per l’uomo che
rappresenta anche «l’architrave che sorregge la vita della Chiesa» e che
ne orienta la sua azione.
«Tutti abbiamo bisogno di una parola
– spiega Adriano Bianchi, presidente di ACEC – o di un gesto di misericordia e
riconciliazione. Non sempre lo sappiamo. Il cinema e il teatro raccontano le
vicende della vita con una tale forza da muovere spesso emozioni, desideri e
aprire spazi di invocazione. Le 60 sale del progetto LO SGUARDO APERTO
offriranno questa possibilità non solo proponendo film e spettacoli di assoluto
valore, ma anche accompagnando gli spettatori con la vicinanza e la passione
che caratterizza il loro impegno nel territorio e nella comunità civile ed
ecclesiale»
L’iniziativa già attiva in alcune
sale in queste settimane durerà fino alla fine di novembre in tutta Italia e
avrà come supporto anche l’omonimo volume “LO SGUARDO APERTO. Dieci film sulla misericordia”, promosso da
ACEC e ANCCI e pubblicato con il Centro Ambrosiano. La pubblicazione curata da A.
Prevedello e G. Bernardini offre indicazioni di utilizzo e metodo che declinano
i gesti della misericordia attraverso dieci opere cinematografiche. «Senza
esagerare – spiegano i curatori - potremmo dire che pure alcune opere
cinematografiche sono l’occasione – talvolta intima, talvolta comunitaria – per
“smurare” il cuore irrigiditosi nel freddo dei giorni. Non è la nostra storia
quella sullo schermo, ma un po’ lo è sempre e ci rapisce per portarci nei
meandri delle nostre sofferenze, fragilità e inadeguatezze. E’ così che un film
ci aiuta, almeno un po’, a (ri)prendere consapevolezza – lo sapevamo, ma capita
di smarrirsi – che siamo capaci di un amore infinito, di un’illimitata
tenerezza, di un perdono che sembra a volte fin troppo arduo, nonché superiore alle forze che percepiamo
in noi stessi.