La
prevenzione è un metodo educativo che si propone di risanare il
disagio prevenendone gli effetti negativi; è anche un’azione
sistematica sociale che non si riduce all’assistenza momentanea, ma
rimedia all’emarginazione nelle sue cause. Si tratta di una azione
non solo educativa diretta alle persone, bensì anche di maturazione
di una nuova mentalità sociale a livello culturale e a livello
politico, per il bene comune e i diritti umani.La
nostra proposta educativa, in molte occasioni d’emergenza, include
l’assistenza e la protezione sociale. Il criterio preventivo
garantisce le condizioni pedagogiche per la ricostruzione di una vita
dignitosa, evitando il peggioramento. È fondamentale
l’accompagnamento pedagogico che si offre ai giovani durante il
loro processo di crescita, finalizzato a renderli persone autonome,
capaci di gestire responsabilmente la propria vita.
A
volte la condizione personale dei giovani richiede opere e servizi
abilitati al recupero e alla rieducazione. Don Bosco presenta
un sistema fra i più adeguati per la rieducazione dei giovani caduti
nella delinquenza o gravemente emarginati. La pedagogia contemporanea
valuta la “resilienza” come la capacità di una persona o di un
gruppo di progredire verso un futuro, a partire da eventi
destabilizzanti o da condizioni difficili di vita, con traumi gravi.
Il
progetto salesiano offre la pedagogia del gruppo come esperienza per
apprendere a vivere in relazione e in dialogo spontaneo
nell’autonomia e nell’interdipendenza. Per questi giovani che
tendono ad essere “gregari” e a lasciarsi trascinare dal gruppo e
a trovarvi rifugio, il gruppo è un fattore molto determinante per
tutto il processo educativo e per la ricostruzione della propria
personalità.