In una società che punta all'omologazione del pensiero e
all' oppressione del diverso, mi sono sentita in dovere di attivarmi per far
prendere forma a quelle che sono le MIE idee, le MIE considerazioni. Fare le
proprie esperienze e sviluppare linee di pensiero personali in modo che non
siano condizionate e plasmate da nessuna influenza esterna. Oggi si tende molto
a far passare la figura dello straniero e del diverso come il "nemico da
combattere" e a volte anche io sono finita per pensarlo.
È una trappola nella quale non voglio cadere, e quale
miglior modo del servizio civile per vivere la propria esperienza?
Qui ormai da due mesi, il mio compito e quello dei miei
compagni, è quello di prestare ausili, i quali: fare curriculum, ricerche di
lavoro e dare cibo e vestiti ai bisognosi, per lo più richiedenti asilo e
rifugiati. Tutte cose che all'inizio mi veniva un po' difficile pensare di
saper fare ma che invece giorno dopo giorno sto imparando a gestire. Spero che
le mie capacità possano progredire ancora e non vedo l'ora di scoprire dove mi
porteranno visto il notevole valore aggiunto che per me rappresentano.
Sono estremamente grata per la possibilità che mi è stata
data. Il Sacro Cuore è un posto in cui si respira amore e
accettazione e sarebbe bello se si potesse dare l'occasione a molte più persone
di entrarne a contatto.
Inutile dire che il mio rapporto con l'OLP e i miei
compagni, anche se segnato da qualche scontro e discussione sporadica
inevitabili in qualsiasi team che richieda una collaborazione, non potrebbe
essere migliore.
Ester Lo Bianco