Il
termine potrebbe subito richiamare l’idea di aiuto, utile al benessere e allo
sviluppo del paese, dei suoi abitanti e del suo territorio. Sicuramente è
quello che abbiamo pensato noi, due giovani donne con una forte motivazione ad
avere un impatto sul mondo in cui vivono emersa dopo diciotto anni di studi e
un percorso di laurea (incredibilmente simile nonostante la distanza!)
nell’ambito di scienze internazionali e diritti umani. E cosa crea più impatto
a lungo termine dell’educazione delle nuove generazioni?
D’altro
canto, la paura di sbagliare, di non essere in grado di fare e, soprattutto, di
iniziare un percorso nuovo è sempre presente, senza che noi ne fossimo
l’eccezione.
Quando
abbiamo deciso di dedicare questo anno ai giovani, il timore principale è stato
quello di deluderli: non riuscire a instaurare con loro un rapporto e non
essere in grado di trasmettergli qualcosa. Queste paure sono iniziate a svanire
dopo aver conosciuto i ragazzi che ci hanno accolte con entusiasmo, e i nostri
colleghi che ci hanno fatto sentire a nostro agio. Abbiamo da subito notato
come ognuno degli studenti presenti interessi unici, cosa che ci ha permesso di
comprendere che non esiste una solo formula per approcciarsi a loro; da quel
momento abbiamo messo da parte la nostra titubanza.
Ci
troviamo all’interno del CNOS-FAP di Vallecrosia (IM), scuola professionale che
si inserisce all’interno dell’Opera Salesiana e che si occupa di formare
giovani dai 14 ai 17 anni circa. I corsi principali erogati sono: operatore
elettrico, operatore ai servizi di promozione e accoglienza, operatore della
ristorazione; inoltre, la scuola fornisce anche la possibilità di svolgere un
ulteriore quarto anno per ottenere la qualifica di tecnico.
All’interno
della sede ci occupiamo principalmente di affiancare i ragazzi nel loro
percorso, fornendogli un’assistenza supplementare quando necessario e
accompagnandoli nei momenti di pausa. Questi ultimi sono i momenti in cui è più
facile costruire un rapporto di fiducia che permette, nonostante la voglia di
svago, di trasmettere loro strumenti e conoscenze utili ad affrontare il
percorso di crescita come individui.
Collaboriamo, nello svolgimento di queste attività, con i nostri colleghi (i docenti, tra cui la nostra OLP). Con loro da subito è nato un rapporto basato sulla disponibilità reciproca all’aiuto nei momenti in cui essa è richiesta. È infatti bello notare come si affidino alla nostra presenza per poter permettere agli studenti di avere un appoggio ulteriore nello svolgimento dei loro compiti.
Stiamo
dunque vivendo quest’esperienza con la consapevolezza che il lavoro con la
gioventù avrà come risultato un mutuo apprendimento: come noi lasceremo
qualcosa a loro, così loro daranno qualcosa in cambio a noi. Possiamo già, dopo
poche settimane, fornire un esempio di ciò: diversi, tra gli studenti, ci hanno
ricordato quanto sia importante dare spazio alle proprie passioni,
raccontandoci le loro. Inoltre, da quest’anno di servizio sicuramente usciremo
arricchite nelle nostre capacità organizzative, comunicative e relazionali.
Abbiamo
appena iniziato, eppure possiamo già affermare di aver fatto la scelta
migliore.
Olena
Kotlyarchuk
Carol
Carcangiu
CNOS-FAP Vallecrosia (IM)