Quest’anno il 27 dicembre 2020 non siamo partiti come tutti
gli anni per le vacanze invernali, ma, non volendo rinunciare del tutto a
questa esperienza, siamo riusciti, per quanto possibile, a passare lo stesso
due pomeriggi insieme.
Il 28 e il 29 dicembre, infatti, noi adolescenti e ragazzi
della Compagnia del Savio ci siamo ritrovati dalle 15 alle 18:30 in Casa per
trascorrere delle V.I.O. alternative.
Il primo giorno, una volta passati per il triage, ci siamo diretti in teatro dove abbiamo visto “Coach Carter”, il film che i nostri animatori hanno scelto per lanciare il tema delle due giornate. Carter è un ex giocatore e allenatore di basket che nel film allena la squadra dell’High School della sua città; i ragazzi che allena, però, provengono da realtà molto difficili e non riescono ad ottenere risultati positivi nell’ambito sportivo e soprattutto in quello scolastico.
Il coach prende in mano la situazione e
stabilisce delle regole facendo firmare ai suoi giocatori un contratto in cui
chiede che sia mantenuta una media scolastica sufficiente e dei comportamenti
rispettosi sia a scuola che durante le partite. Non tutti i ragazzi accettano
di buongrado questa novità e qualcuno decide di lasciare la squadra. Con quelli
che rimangono Carter riesce a vincere molte partite, ma, quando vede che le
regole poste dal contratto non vengono rispettate, decide di chiudere la
palestra e stoppare gli allenamenti. I ragazzi ed i loro genitori inizialmente
non accettano questi provvedimenti, ma il coach, oltre a voler abituare i
ragazzi a rispettare le regole, cerca di spingerli ad affrontare le loro paure
più profonde. Carter chiede infatti più volte ai suoi giocatori che cosa li
spaventa di più, ma loro solo dopo che la palestra è stata riaperta e Carter
minaccia di lasciare la squadra capiscono l’importanza di ciò che diceva il
coach. Una volta raggiunta la madia prestabilita, ma soprattutto una volta che
tutti i ragazzi riescono a superare le loro difficoltà e paure, tornano a
giocare e a vincere. La partita più importante della stagione, però, la perdono
di un punto, ma ormai il coach aveva insegnato loro ad essere vincenti nella
vita!
Anche a noi, il giorno dopo, è stato chiesto di scrivere su
un muro simbolico le nostre paure più grandi e a fine giornata abbiamo capito
che quel muro non doveva fermare il nostro sguardo, ma che dovevamo superarlo
per guardare tutto il bello che c’è aldilà di ciò che ci fa paura.
Per concludere queste due belle giornate abbiamo celebrato
insieme l’Eucarestia nella nostra chiesa. Per quanto il tempo trascorso sia
stato indubbiamente più breve del solito siamo comunque riusciti a fare delle
attività interessanti e a non rinunciare all’esperienza delle vacanze
invernali, che ogni anno ci fa comprendere la bellezza e la preziosità dello
stare insieme come una vera Compagnia.
Il tempo che stiamo vivendo ci ha difatti insegnato che lo
stare con gli altri non è scontato e per questo anche nella semplicità di due
pomeriggi riconosciamo il valore di un film visto insieme, di una
chiacchierata, di una risata e di una celebrazione eucaristica.
W la Compagnia! W Domenico Savio!
(di Michele Antonelli e Chiara Ranzuglia)