Alla scoperta del mondo salesiano

Due giorni di formazione per giovani operatori nelle progettualità di emarginazione e disagio giovanile

Don Bosco è una di quelle figure che affascina chiunque ne senta parlare. Controcorrente, coraggioso, pieno di luce, di speranza e di forza: un vero e proprio rivoluzionario. 

Ho potuto apprezzare appieno la sua persona e sono riuscita ad entrare più in profondità nel mondo salesiano durante la due-giorni formativa del 9 e 10 ottobre, per i “nuovi arrivati” nelle progettualità di emarginazione e disagio giovanile.

La mattina del venerdì è stata proprio dedicata alla presentazione di Giovanni Bosco, partendo dalla sua infanzia sino alla nascita della sua congregazione. Ci siamo soffermati spesso sulla sua “filosofiapedagogica e su ciò in cui credeva fermamente: sul sistema preventivo, sull’educazione integrale, sulla cura di ogni aspetto del ragazzo affinché questo abbia la possibilità di diventare un buon cristiano, un onesto cittadino e un futuro abitatore del cielo. 

Successivamente ci siamo spostati dal Pio XI a Centocelle e lì abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano e capire la realtà del Borgo Don Bosco e il lavoro svolto nei vari progetti dell’Area “Rimettere le Ali”. 

Grazie a Cecilia, responsabile del centro di assistenza minori, ci siamo confrontati molto sulla figura dell’educatore nel mondo salesiano, che rispecchia quella del buon Pastore, colui che cerca di accudire al meglio il suo “gregge”, grazie all’ascolto, alla parola e alla presenza costante. 

Il sabato mattina ci siamo ritrovati al Pio XI e siamo stati accompagnati a comprendere le modalità di organizzazione della realtà salesiana nei vari progetti che porta avanti e in quelli che sta facendo nascere. Successivamente abbiamo conosciuto Don Antonio Integlia, salesiano con decennale esperienza in progetti di comunità e centri diurni, che ci ha fatto riflettere profondamente sul carisma salesiano e la sua attualizzazione, lasciandoci con moltissime domande, che sicuramente ci faranno crescere e ci aiuteranno nel nostro nuovo percorso. 

Sono molto grata di aver preso parte a questo momento formativo, poiché mi ha dato l’opportunità di conoscere e di confrontarmi con persone che provengono da diverse realtà sparse nel centro Italia. In ogni momento della formazione abbiamo avuto la possibilità di esprimere le nostre sensazioni, le nostre idee e le nostre emozioni e questo mi ha fatto sentire parte di una grandissima famiglia, mi ha fatto sentire accolta in un mondo che sono sicura mi darà l’opportunità di crescere molto dal punto di vista personale e professionale. 

Chiara Ferretti

 
Salva Segnala Stampa Esci Home