“Il principe della Patagonia”, che andrà in scena venerdì 12 aprile al Teatro
Viganò, nel quartiere Nuovo Salario. Lo spettacolo, scritto da Tommaso
Sbardella e che vede la partecipazione della scuola di danza Crazy gang,
ricostruisce la storia del giovane argentino originario di Chimpay e morto di
tubercolosi, a soli 18 anni, all’ospedale Fatebenefratelli sull’isola Tiberina,
nel 1905.
Dopo avere ricevuto il
battesimo nella sua terra a opera di un missionario salesiano, infatti,
Ceferino venne a Roma, studiando al collegio salesiano Villa Sora di Frascati
con il desiderio di essere ordinato sacerdote per poi tornare a evangelizzare
il suo popolo. Dapprima sepolto nel cimitero del Verano, nel 1924 le sue
spoglie vennero rimpatriate in Argentina. Nel 2007 è stato proclamato beato dal
cardinale Tarcisio Bertone.
«Molto caro alla nostra
congregazione – afferma il rettore maggiore dei Salesiani don Ángel Fernández
Artime -, Ceferino incarnò in sé le sofferenze, le ansie e le aspirazioni del
suo popolo e rappresenta ancora oggi un simbolo: quello della volontà di
superare vincoli e limiti con il sostegno della fede». Proprio per questo può
essere «un esempio per tanti giovani che a un certo punto della loro vita
sentono una chiamata speciale all’impegno sociale e alla solidarietà».
Parte del ricavato della
serata (biglietto unico 15 euro) sarà devoluta alla missione delle Suore povere
bonaerensi Hogar San Josè di Muniz-San Miguel di Buenos Aires.
Per informazioni e prenotazioni: 380.8959825, zefi1218@gmail.com