Lo zelo
apostolico di Don Bosco per i giovani più poveri di Torino lo spinse
a creare una parrocchia per i giovani senza parrocchia. Don Bosco
stesso a suo tempo accettò sette parrocchie. Nell’anno 1887
scrisse un regolamento sul corretto funzionamento della parrocchia.
Toccò le tematiche che più lo preoccupavano: l’attenzione
prioritaria ai giovani, soprattutto i più poveri e l’identità del
religioso salesiano parroco che vi presta servizio in comunione con
il Vescovo e il clero diocesano
La
parrocchia è per noi salesiani un ambiente nel quale troviamo vaste
possibilità e favorevoli condizioni per l'educazione dei giovani di
estrazione popolare o povera. L’opzione per i giovani nella
parrocchia affidata ai salesiani non è esclusiva o discriminatoria,
ma preferenziale.
Per
approfondire:
L'ORATORIO-CENTRO
GIOVANILE
L’Oratorio
di San Francesco di Sales a Valdocco fu la prima opera stabile,
quella che diede inizio a tutte le altre. L’ambiente educativo
costruito nell’Oratorio fu la risposta pastorale di Don Bosco alle
necessità degli adolescenti e dei giovani più bisognosi della città
di Torino. Alla maggior parte di essi, assieme al catechismo, offriva
un sano divertimento, l’istruzione elementare e competenze di
lavoro per la vita.
Oggi, la
proposta dell’Oratorio-Centro Giovanile si fa realtà attraverso
itinerari, in funzione degli interessi dei giovani. Ogni giovane,
scegliendo tra le diverse possibilità di partecipazione che gli si
offrono, può porsi nel cammino più adeguato alla propria condizione
ed al proprio livello di maturazione.
Per
approfondire: