Domenica 13 maggio 2018, ore 17.30:
tutti connessi su Skype in riunione tra Roma, numerose altre località italiane
e il Venezuela per ascoltare don Alejandro Leon Sdb, animatore missionario dell’Ispettoria
del Medio Oriente.
Inizia così, circa due mesi prima
della partenza, la formazione dei 15 volontari over 30, che quest’estate hanno
scelto di regalare un po’ del loro tempo libero, chi due settimane, chi un
intero mese, ai giovani egiziani desiderosi di frequentare da settembre le
scuole professionali salesiane del Cairo e di Alessandria. L’impegno richiesto
ai volontari si concentrerà sull’insegnamento della lingua italiana, secondo un
preciso programma stabilito dai presidi delle scuole, che preparerà i ragazzi a
un esame di ammissione: l’intero ciclo scolastico quinquennale si svolge in
lingua italiana ed è fondamentale per gli allievi conoscerla a un livello
sufficiente per seguire tutte le materie.
La formazione continua con altri tre
incontri, sempre “virtuali”, che permettono al gruppo sia di iniziare a
conoscersi, anche se a distanza, sia di arrivare con un alcune nozioni di base
sulla realtà in cui andranno ad inserirsi: la storia della presenza salesiana
in Egitto; le scuole nate decenni fa per offrire educazione ai figli degli
italiani immigrati, ma recentemente aperte alle popolazioni locali per
adattarsi ai nuovi tempi e nuovi bisogni dei giovani; le difficoltà specifiche
che i ragazzi di madrelingua araba potranno manifestare.
La sfida è bella e interessante, i
volontari saranno supportati nella preghiera dalle loro comunità italiane di
partenza, all’interno delle quali alcuni di loro hanno ricevuto il mandato
missionario, per non dimenticare che si sceglie di partire personalmente, ma
anche e soprattutto come risposta positiva alla chiamata di Qualcuno, che ben
conosce le nostre strade da molto prima di noi e su di esse ci guida.
Lo stesso supporto, è stato ribadito
più volte nel corso di preparazione, accoglierà i volontari nelle comunità
ospiti da parte dei salesiani lì residenti: importantissimo infatti è il
servizio svolto dai volontari verso i giovani, ma altrettanto fondamentale sarà
il senso dell’esperienza nel loro cammino di vita… non importa che siano alla
prima o già alla seconda estate consecutiva in Egitto, qualunque domanda,
dubbio, riflessione sarà ascoltata con tutta l’attenzione che merita.
La preparazione, dunque, è
terminata, la partenza si avvicina, è tempo di fare i bagagli: buon viaggio e
soprattutto buona missione a tutti!
Eleonora Moccia