L’ appuntamento è per sabato 16 settembre alle
ore 10.30. Il programma prevede in apertura il saluto del Direttore della Casa
Salesiana e Parroco Don Vittorio Pisu.
Successivamente il Dottor Jamil Amirian presenterà il nuovo Centro. E in
conclusione la benedizione dei locali e l’ inaugurazione a cura del Cardinale
Edoardo Menichelli, Vescovo in Ancona. Per tutta la giornata sarà possibile
fare visita ai locali e avere una prima conoscenza diretta del Centro.
Le pagine web www.centrodiurnoilfaro.it sono in grado di illustrare questa nuova iniziativa che arricchisce l’Opera
salesiana, la Parrocchia Sacra Famiglia, la città di Ancona. Una iniziativa che
si inserisce nella progettualità della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale
che, con altra attività analoghe, è presente a La Spezia, a Genova, a
Roma-Borgo Ragazzi Don Bosco, a Cagliari-Don Bosco, a Roma-Sacro Cuore:
attività che fanno parte di quella attenzione specifica a ciò che, talvolta in
modo anche sbrigativo e superficiale, viene definito come area
dell’emarginazione e disagio.
350 metri quadri in grado di accogliere il
pomeriggio bambini dai 6 ai 13 anni, sviluppando, con uno staff altamente
qualificato, progetti educativi, insieme alle famiglie, alla scuola, ai servizi
sociali e a tutta la comunità, con l’obiettivo di proteggerne la crescita e
garantire loro il migliore futuro.
E’ stato possibile
creare questa realtà grazie a tutti coloro che hanno creduto in una sfida:
offrire uno spazio che sia di sostegno a chi fa fatica, a chi vede rovinati rapidamente
i propri sogni, a chi rischia l’esclusione perché inciampato nella sfortuna, a
chi per motivi economici o affettivi sperimenta la solitudine e l’abbandono.
Grazie ai Salesiani dell’ Italia Centrale,
grazie al Comune di Ancona, alla Cariverona, alla Caritas.
Il Centro vuole essere un servizio alla Città
di Ancona, che in forme diverse ha richiesto interventi nell’orizzonte del
sostegno e del recupero scolastico, affettivo, famigliare, ludico.
Così si può leggere nelle pagine WEB:
I ragazzi in difficoltà hanno alle spalle famiglie problematiche e spesso incapaci di esplicitare richieste di sostegno, e rappresentano una presenza, silenziosa ma molto grande, per tutta la comunità locale. L’appello, ancorché inespresso, riguarda l’intera comunità di Ancona: l’esclusione non è infatti un problema tecnico o un deficit dei singoli ragazzi, ma è un fallimento di tut . ti, e lavorare per l’inclusione significa coinvolgere, migliorandola, tutta la comunità in cui viviamo.
In
questo senso, ogni progetto che si occupi di promuovere accoglienza ed
educazione ai minori deve essere un progetto comunitario e coinvolgere i
soggetti del contesto in un percorso condiviso.”
L’ inaugurazione del Centro diurno IL FARO è
dunque occasione perché cresca un patto educativo nel coinvolgimento di
più risorse umane, sociali, economiche: un patto che persegua con speranza e
costanza la volontà di rendere un servizio ai giovani, futuro del vivere
sociale e fondamento per il bene comune