(ANS– Roma – 5 dicembre) – L’incontro biennale degli Ispettori d’Europa con il
Rettor Maggiore e il suo Consiglio è una tradizione consolidata, che si è
rinnovata ancora una volta nello scorso fine-settimana (2-4 dicembre) presso la
Casa Generalizia. L’appuntamento è servito a favorire il dialogo tra le due
regioni salesiane e le molte lingue d’Europa, per condividere alcune buone
pratiche e, soprattutto, discernere le priorità del comune cammino nel Vecchio
Continente.
All’appuntamento hanno partecipato oltre 60 Salesiani, tra Ispettori,
membri del Consiglio Generale e Coordinatori di Pastorale Giovanile e
Formazione. Nelle diverse sessioni, trascorse tra ascolto, condivisione e
discernimento, sono stati affrontati diversi argomenti:
·
il Progetto Europa, che negli ultimi anni ha portato oltre 60 missionari
nel Vecchio Continente, con confronti sulle buone pratiche utili a
rivitalizzare il carisma salesiano;
·
il multiforme e ampio lavoro con gli immigrati e i rifugiati, che è stato
ribadito essere un campo d’azione privilegiato e carismatico, specie in
relazione ai minori non accompagnati;
·
le sfide pastorali riguardanti la scuola e la formazione professionale in
Europa;
·
una panoramica generale sulla situazione della formazione, in merito alla
quale è stata indicata la necessità di rimodellare le comunità formatrici e di
rafforzare la formazione salesiani dei collaboratori laici nella missione.
Altri momenti significativi sono stati vissuti con la presentazione, da
parte di don Munir El Rai, Ispettore del Medio Oriente, della realtà attuale in
Siria, con le comunità salesiane impegnate ad accompagnare oltre 2000 giovani
nelle difficoltà della guerra; e la condivisione del Vicario del Rettor
Maggiore, don Francesco Cereda, sullo stato dell’arte dei lavori “Progetto
Luoghi Salesiani”.
Nell’Eucaristia dell’ultimo giorno di raduno il Rettor Maggiore, Don Ángel
Fernández Artime, ha preso spunto dalla liturgia della seconda domenica
d’Avvento per invitare alla speranza di fronte a qualsiasi sfida, nella
certezza che il Signore rende giustizia agli umili. “Noi siamo stati chiamati a
lavorare per la giustizia degli ultimi, questo è il nostro marchio, gli ultimi
saranno la nostra salvezza” ha detto.
Quindi ha rinnovato l’appello all’unità
e, pur nelle molteplici differenze che caratterizzano la realtà europea, ha condiviso
il suo sogno di una maggiore presenza missionaria in Europa, in grado di
costruire comunità interculturali, internazionali e inter-ispettoriali; infine,
ha ricordato di non guardare al passato, ma piuttosto di vivere in spirito di
perenne conversione, per andare incontro ai giovani più bisognosi di oggi.
Nel canale ANS in Youtube è possibile ascoltare alcune interviste agli Ispettori in Italia.
https://www.youtube.com/watch?v=oF3cO9rKtIw